Cure odontoiatriche, farmaci e gravidanza: Falsi miti e Verità
30 Ottobre 2020
In gravidanza…
È necessaria una particolare integrazione con fluoro e/o altri micronutrienti per prevenire la carie e le patologie malformative del cavo orale nel nascituro. Falso
“Al momento non esiste evidenza scientifica della necessità di assumere integratori (supplementazione) se non l’acido folico (400 mg al giorno): questo componente è fondamentale per la corretta formazione del bambino e va assunto da almeno un mese prima del concepimento a tutto il primo trimestre di gravidanza. Ovviamente, il tutto associato a una dieta sana e ricca di frutta e verdura e sotto controllo medico”.
Le terapie odontoiatriche possono essere eseguite durante la gravidanza. Vero
“Non solo possono, ma devono! Soprattutto se si tratta di situazioni acute o necessarie. Ovviamente usando alcuni accorgimenti e previa consultazione del ginecologo che segue la gravidanza. Non c’è inoltre nessuna controindicazione a eseguire sedute di igiene orale periodiche che, come abbiamo visto, hanno lo scopo di ridurre incidenza e progressione di malattie parodontali, più frequenti nelle gestanti”.
Le terapie odontoiatriche possono essere eseguite in qualsiasi momento della gravidanza. Vero
“Come già accennato, le cure urgenti possono essere eseguite in qualsiasi momento. Anzi, ritardare il trattamento di gravi infezioni orali (ad esempio, programmandolo dopo la nascita del bambino) può essere, al contrario, causa di una diffusione sistemica di batteri patogeni, con possibili influenze negative sul buon andamento della gravidanza. Per le cure preventive o per quelle che non richiedono un’urgenza, cure chiamate in gergo elettive (ad esempio otturazioni non urgenti, rimozioni di vecchi restauri, ricostruzioni estetiche) è invece preferibile scegliere il secondo semestre (dalla 14 alla 20 settimana), periodo in cui è ridotto il rischio di aborto ed è completa l’organogenesi, cioè la formazione degli organi del nascituro (primo trimestre). Nell’ultimo trimestre, invece, le aumentate dimensioni dell’utero e il rischio di compressione della vena cava in posizione supina, rendono le cure più complesse. In questo periodo, dalla 26esima alla 40esima settimana, è quindi preferibile evitare cure lunghe e, durante la visita dentistica, prediligere la posizione semi seduta, mettendo per esempio un cuscino sotto il fianco destro della gestante”.
Le lastre possono essere eseguite in qualunque momento della gravidanza. Vero/Falso
“Se si rende necessario ai fini diagnostici in situazioni acute è possibile eseguire lastre anche nel primo trimestre, adottando però alcuni accorgimenti come usare una tecnica a cono lungo con opportuni centratori, schermando adeguatamente la tiroide e, ovviamente, l’addome. Se possibile, comunque, meglio rimandare gli accertamenti radiografici al secondo trimestre o dopo la gravidanza”.
Nessun farmaco di uso odontoiatrico può essere somministrato in gravidanza. Falso
“Alcuni farmaci utilizzati di consueto per le cure odontoiatriche hanno un sufficiente profilo di sicurezza. È il caso dell’Amoxicillina (ma non in associazione all’acido clavulanico) un antibiotico normalmente utilizzato per le infezioni batteriche del cavo orale; del paracetamolo per il controllo del dolore e di alcuni anestetici locali come la lidocaina. Anche l’adrenalina, normalmente contenuta negli anestetici locali, non rappresenta un problema: questo però a patto che non si ecceda con le dosi, che venga utilizzata una tecnica accurata per evitarne l’iniezione intra-vascolare e che non ci siano minacce di aborti o parti prematuri. Persino il protossido d’azoto, impiegato per la sedazione cosciente, si può utilizzare in gravidanza, anche se è preferibile evitarlo nel primo trimestre e utilizzarlo a concentrazioni inferiori”.
In gravidanza si può impiegare qualsiasi collutorio. Falso
“Il collutorio si può impiegare, ma è preferibile sceglierne uno senza alcol. Inoltre la clorexidina e il cetilpiridinio cloruro andrebbero usati solo se considerati davvero necessari dall’odontoiatra”.
Durante l’allattamento…
Parlando di allattamento e di cure odontoiatriche valgono le stesse raccomandazioni già viste per la gravidanza? Falso
“Il problema dell’allattamento e delle cure odontoiatriche riguarda solo i casi in cui il bambino sia allattato esclusivamente al seno e, in particolare, nei primi due mesi, quando cioè il metabolismo del lattante è ancora immaturo, oppure nei nati pretermine. In generale, comunque, antibiotici e anestetici locali come amoxicillina e lidocaina possono essere usati senza problemi. Non rappresenta in questo caso un problema nemmeno l’uso di Mepivacaina, l’anestetico locale più utilizzato in odontoiatria”.